DALL’ANTICA GRECIA ALL’ECCELLENZA ITALIANA
Il seminato è una creazione artigianale già molto in voga nell’antica Grecia. Inizialmente, si trattava di cotto macinato impastato con calce e battuto (da qui una dei suoi nomi) senza nemmeno essere levigato e reso uniforme. In seguito, per motivi puramente estetici, fu aggiunto del granulato di marmo.
Nonostante che il suo utilizzo divenne presto indice di eleganza e originalità sia in Grecia, sia poi nella scuola di mosaico di Roma, fu proprio nell’area veneta e triveneta che questa tecnica raggiunse il suo più alto valore artistico.
Nel corso dei secoli ci furono alcune variazioni tecniche, soprattutto sulle dimensioni della graniglia che diventò sempre più minuta fino a trovare la massima espressione nelle polveri di marmo.
A far la differenza, comunque, furono gli artigiani veneti che divennero veri e propri artisti. Grazie alla loro dedizione questa tecnica di lavoro fu perfezionata al punto da essere esportata in tutto il mondo e riconosciuta proprio col nome di “Terrazzo alla Veneziana”.
IL RESTAURO DEL SEMINATO
Quando si parla del recupero di pavimenti in seminato è corretto utilizzare il termine “restauro”. I motivi sono principalmente due:
- tale pavimentazione è davvero da ritenere una forma di arte;
- non si tratta esclusivamente di manutenzioni o riparazioni, bensì di riportare il pavimento allo stato iniziale, o il più vicino possibile all’idea dell’artista che lo ha realizzato.
Come per le “classiche” opere d’arte, anche per il seminato, la bravura del restauratore si riconosce nel momento in cui, dopo l’intervento, è possibile ancora individuare il periodo storico e, in alcuni casi, anche il suo autore originario.
Per questo motivo non ci s’improvvisa restauratori di pavimenti in seminato, ma è necessario avere un’approfondita conoscenza sia dal punto di vista dei materiali e delle tecniche che della cultura artistica del passato.
L’INIMITABILE TERRAZZO ALLA VENEZIANA
Eleganza, regalità, raffinatezza: ecco il pavimento in seminato. Chiamato anche terrazzo (o battuto) alla Veneziana, in quanto caratteristico degli edifici rinascimentali veneziani, è uno dei pavimenti più antichi e pregiati di tutto il panorama edile e architettonico
La caratteristica principale del terrazzo alla Veneziana è che ogni pavimento è unico e, quindi, diverso da qualsiasi altro seminato passato e futuro. Il motivo di questa originalità sta nel fatto che è realizzato in opera, ovvero, durante la sua stessa posa. Lo stesso termine “seminato” sta ad indicare, infatti, che alcuni elementi, in particolare i ciottoli, vengono proprio gettati (seminati) sui primi strati di composto già posato.
In ogni lavorazione si possono trovare un misto di diversi elementi tra cui cemento, sabbia, calce, graniglia fine, granuli di marmo e vari ciottoli di pietra; dato che tutti questi materiali si presentano sempre in dimensioni, forme, quantità e colorazioni diverse, è imperativo che ogni pavimento sia unico ed inimitabile.
PERCHE’ AFFIDARSI A UN PROFESSIONISTA?
Se per alcune pavimentazioni sono concesse metodologie più semplici al confine col fai da te, per il terrazzo alla veneziana o seminato o battuto, non si può assolutamente fare a meno di un professionista. D’altronde il terrazzo alla veneziana sia per il suo valore artistico che per la complessità e la posa del materiale, necessita di un elevatissimo livello di attenzione e professionalità. Un vero specialista di seminato deve saper individuare l’epoca di realizzazione del pavimento ed essere in grado di riconoscere i materiali di cui è composto (in particolare se il legante usato è stato il cemento o la calce). Dopo avere analizzato, quindi, il pavimento esistente, il professionista procede con la tecnica di restauro più indicata; la più utilizzata è la stuccatura conservativa con l’inserimento o sostituzione di pietre. Importante è l’uso dei nuovi materiali da inserire che devono sempre essere naturali e in linea con quelli originali per tipologia, cromatura e dimensioni.
PERCHE’ SCEGLIERE IL TERRAZZO ALLA VENEZIANA
- ogni pavimento è diverso da qualunque altro;
- personalizzazione illimitata per colori, mosaici e decorazioni;
- nessuna presenza di elementi chimici e sintetici;
- longevità
- completamente liscio e senza giunture, in quanto realizzato durante la posa.
Quando è presente un pavimento in seminato, un luogo assume valore artistico.
E IL TERRAZZO ALLA GENOVESE?
Nella famiglia del pavimento “battuto” è doveroso parlare del “terrazzo alla genovese”. Differisce dal “terrazzo alla veneziana” per l’utilizzo di alcuni materiali e delle decorazioni. Gli artigiani genovesi s’ispirarono alla tecnica del seminato veneziano per realizzare una nuova tipologia di pavimentazione. Tra il XVII e il XVII secolo, infatti, iniziarono ad effettuare decorazioni in mosaico con l’utilizzo di granuli di marmo di varie e dimensioni.
La peculiarità principale che li contraddistingueva dai veneziani era l’utilizzo di materiali poveri recuperati, soprattutto, da altre costruzioni e pavimenti. Seppur oggi il terrazzo alla veneziana e quello alla genovese sono considerati sinonimi, soprattutto e per ovvi motivi.
Il nome terrazzo alla veneziana è più usato per individuare la tecnica del “battuto” semplicemente perché è il capostipite e il livello più alto di questa forma d’arte a cui molti si sono poi ispirati.
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